I tronchi morti del ciliegio tagliati.

Il primo momento in assoluto. Guss è curioso e rilassato. Ecco il campo di addestramento:

Non siamo mai partiti, ma qui in gita sul lago Maggiore.
Titolo 2: Un giorno senza quadrupedi e senza pennuti.

Un poco sfocati… i selfie son’ difficili!

Ci aggiorniamo a settembre.

… trovato stamattina in un secchiello, fotografato e rilasciato. È molto verde e molto piccolo.

Gli avevamo piantati in un bel vaso all’ingresso. Il secondo giorno gli abbiamo trovati distrutti e sparpagliati per tutto il prato. Chi è stato? Il caro Guss! Si vede che anche a lui piacciono il bianco accostato al viola.

È estate e arrivano le mosche fastidiose!
Noi quindi prepariamo le trappole. Servono: una bottiglietta di plastica, un filo di plastica o di rafano, acqua, zucchero, aceto di mela e una sarda (sic).

Fare due nodi ai lati opposti al collo della bottiglia in modo che si possa poi appendere.

Riempire di un quarto la bottiglia con acqua. Aggiungere 6 cucchiaini di zucchero e un bel po’ di aceto.

Prendere una sarda.

Far scivolare la sarda cruda dentro l’intingolo.

Ecco fatto: appesa.

Oppure così, un fiocco per nascondere l’etichetta e “La Brodaglia”.

Dormire a ciambella.

Pennichella sotto il tavolo…

…o più classicamente, nella propria cuccia.

Sonnellino sulle piastrelle, più fresche…

…oppure così.